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al testo di cristina bizzarri
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Con infoiata urgenza da conigli
c'è chi ha spaccato la corteccia viva
e l'ha distesa in violentata carta -
"femmina" e "maschio" uno dentro l'altra
a riprodurre carne benedetta
dall'unico sigillo rosso sangue
che ceralacca sacra eternava.
Diramano lo spirito su some
messe su dorsi d'incupiti schiavi -
questione metafisica lo scarto
originario, il frutto infracidito.
Annuncia oscuro fondo vaginale,
declama obelisco il pene eretto.
Destino di formiche con stendardi.
E' vano all'Ermeneuta obliquo volo,
planare da distanti cieli in basso
su rinsecchite zolle e muto fango,
fossilizzata scorza di parola -
come se fosse gravida la Terra
solo di terra, non di altri segni.
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